Venuto per restare – Migrazione, Lavoro, Lotta Emigrante
L’evento era cancellato in base a Corona. Speriamo di recuperarlo una volta che la situazione si distende.
Non importa se guardiamo le lotte per il diritto della casa a Francoforte negli anni 70 o le lotte più attuale – i migranti ne hanno giocato e giocano ancora ruoli importanti. Quale sono le sue prospettive? E come mai si parla così raramente del ruolo loro in questi confronti?
L’evento può essere tradotto in italiano su richiesta. Contattaci in anticipo per favore:
La notte del 19 settembre 1970 la Eppsteiner Straße 47 nel ‘Westend’ Francofortese fu occupata. La prima occupazione nella storia della RFT andava in porto. Era la fase iniziale per un’ondata d’occupazioni e scioperi affittuari, le quale duravano fino a 1974 e che poi diventavano conosciuti come ‘Frankfurter Häuserkampf’. Presente fin dall’inizio: Lavoratori emigranti che unirono la lotta per le case con la lotta contro il razzismo della società tedesca e lo sfruttamento che vivevano al posto di lavoro.
Lavoratori emigranti erano attivi sia nei confronti sul ‘Westend’ a Francoforte, sia alla Opel a Rüsselsheim oppure al calamaio a Hoechst. Si organizzavano in gruppi come ‘Lotta Continua’ o la ‘Unione Inquilini’, occupavano case, si rifiutavano di pagare l’affitto e si confrontavano con il paternalismo della sinistra tedesca. Però i migranti non si ribellavano solo a Francoforte. Anche alla Karmann a Osnabrück, alla Ford a Colonia o alla Pierburg a Neuss scioperavano. Solo in 1973 i lavoratori emigrati scioperavano in circa 335 aziende senza il sostegno dei sindacati tedeschi. Comunque – queste ‘lotte della migrazione’ poi erano appena recepiti. In tanti luoghi cadevano nel dimenticatoio. Anche la memoria del ‘Frankfurter Häuserkampf’ era più che altro coniato dei cosiddetto ‘Spontis’ – cioè la sinistra tedesca.
Per quello vogliamo approfittare del cinquantesimo anniversario del ‘Frankfurter Häuserkampf’ per occuparci della storia delle lotte dei migranti a Francoforte e altrove. Ne parliamo con: Dr. Serhat Karakayali chi lavora sulla politica e la storia della migrazione all’università Humboldt; Aurelia Flora-Göppner, chi era organizzata con la ‘Unione Inquilini’ e chi viveva in una casa occupata nel ‘Westend’ di Francoforte con sua famiglia; e Christoph Kremer, chi faceva parte del cosiddetto ‘Häuserrat’ e chi supportava i lavoratori italiani come aspirante avvocato.
Lavoratori emigranti erano attivi sia nei confronti sul ‘Westend’ a Francoforte, sia alla Opel a Rüsselsheim oppure al calamaio a Hoechst. Si organizzavano in gruppi come ‘Lotta Continua’ o la ‘Unione Inquilini’, occupavano case, si rifiutavano di pagare l’affitto e si confrontavano con il paternalismo della sinistra tedesca. Però i migranti non si ribellavano solo a Francoforte. Anche alla Karmann a Osnabrück, alla Ford a Colonia o alla Pierburg a Neuss scioperavano. Solo in 1973 i lavoratori emigrati scioperavano in circa 335 aziende senza il sostegno dei sindacati tedeschi. Comunque – queste ‘lotte della migrazione’ poi erano appena recepiti. In tanti luoghi cadevano nel dimenticatoio. Anche la memoria del ‘Frankfurter Häuserkampf’ era più che altro coniato dei cosiddetto ‘Spontis’ – cioè la sinistra tedesca.
Per quello vogliamo approfittare del cinquantesimo anniversario del ‘Frankfurter Häuserkampf’ per occuparci della storia delle lotte dei migranti a Francoforte e altrove. Ne parliamo con: Dr. Serhat Karakayali chi lavora sulla politica e la storia della migrazione all’università Humboldt; Aurelia Flora-Göppner, chi era organizzata con la ‘Unione Inquilini’ e chi viveva in una casa occupata nel ‘Westend’ di Francoforte con sua famiglia; e Christoph Kremer, chi faceva parte del cosiddetto ‘Häuserrat’ e chi supportava i lavoratori italiani come aspirante avvocato.
L’evento è promosso da:
